Terapia
Psicologica del Disturbo Ossessivo-Compulsivo |
approccio della psicologia
emotocognitiva alla cura del DOC |
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Emanuela
Sabatini
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Premessa
La terapia psicologica del disturbo ossessivo-compulsivo
(disturbo d'ansia) si sta rivelando la più efficace forma
terapeutica non farmacologica oggi esistente grazie alle
nuove intuizioni della psicologia emotocognitiva sul
funzionamento sistemico umano.
L'efficacia del trattamento è indipendente dalla durata del
disturbo. Infatti anche se i sintomi sono presenti da anni
questo non significa che sia più complessa la loro
soluzione.
La soluzione di un disturbo non dipende dal suo stato di
cronicizzazione ma dall'esistenza di cure efficaci.
Va sottolineato che il DOC è un disturbo che, in contesti di
cura medico-psichiatrici, ancora oggi viene trattato con
psicofarmaci molto spesso di tipo neurolettico senza che si
evidenzi, nel corso del tempo, una reale efficacia
terapeutica. L'intervento psicofarmacologico si rivela non
soltanto di tipo palliativo, quindi non curativo, ma spesso,
stando alla nostra casistica clinica, patogenetico o
comunque uno dei fattori di mantenimento della
sintomatologia.
La psicologia emotocognitiva sposta il focus dal sintomo
come problema al sintomo come azione dell'organismo tendente
alla soluzione tensiva centrale e periferica rispetto
al sistema nervoso. Nei pazienti che presentano ossessioni e
compulsioni si evidenzia una forte tendenza al controllo che
rappresenta il nucleo centrale di una personalità di base
ansiosa. La persona con diagnosi di disturbo
ossessivo-compulsivo si trova all'interno di quello che la
psicologia emotocognitiva ha definito "loop disfunzionale" (Baranello,
2006) ossia un circolo chiuso fatto di tentativi del
paziente, ed eventualmente del suo contesto di vita, di
risolvere i sintomi che, va sottolineato, nella maggior
parte dei casi, sono egodistonici ovvero riconosciuti dal
paziente come intrusivi ed assurdi nei loro contenuti.
La psicologia emotocognitiva ha evidenziato che nello schema
percettivo-reattivo del paziente c'è una variabile che
condiziona il mantenimento della sintomatologia ed è l'ansia
anticipatoria legata alla sofferenza associata al sintomo.
La nuova terapia psicologica quindi sarà orientata allo
sblocco del loop disfunzionale agendo sull'evitamento fobico
della sofferenza attraverso specifiche tecniche cliniche del
colloquio psicologico. A differenza delle cure
psicofarmacologiche l'azione del trattamento, in psicologia
emotocognitiva, è centrale ovvero focalizzata sui processi
fisiologici organizzativi superiori dell'organismo.
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